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Titolo: PROFONDO ROSSO 4K (10 - 11 e 12 Luglio) € 3,50
Nazione: Italia
Genere: Thriller
Durata: 127 min. (2:07)
Regia: Dario Argento - Musiche dei Goblin
Attori: David Hemmings: Marc Daly Daria Nicolodi: Gianna Brezzi Gabriele Lavia: Carlo Macha Méril: Helga Ulmann Eros Pagni: commissario Calcabrini Giuliana Calandra: Amanda Righetti Glauco Mauri: professor Giordani Clara Calamai: madre di Carlo Geraldine Hooper:
3D: NO
Digitale:
Trama: Torna nelle sale restaurato in 4K uno dei più grandi film del Maestro del brivido Dario Argento, una delle vette del thriller mondiale in cui il regista ci trasporta in un giallo visionario e labirintico. Un enigma alla soglia dell’astratto, realizzato con una regia assolutamente libera di esplorare i meandri dell’inconscio e dell’irrazionale. Tra l’onirico e l’ipnotico, l’efferato e il musicale, Profondo Rosso costituisce ancora oggi un’esperienza cinematografica insuperabile. Il pianista jazz Marcus Daly (David Hemmings) assiste casualmente all'omicidio della medium Helga Ullman (Macha Méril), ma senza riuscire a riconoscere l'assassino. Coinvolto dalla giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) decide di indagare, venendo trascinato in una spirale di avvenimenti e scoperte a cui fa da sfondo una Torino spettrale e minacciosa. «Va bene, molto bene. Forse un po’ troppo “per bene”. Troppo pulitino, sì, preciso, troppo formale. Dev’essere più “buttato via”». Le parole con cui il protagonista redarguisce con garbo la sua jazz band sono le prime che udiamo, prima che il montaggio ci trasporti di colpo altrove. È una dichiarazione di intenti da parte di Argento, lì dove “buttare via” corrisponde a seguire l’istinto, i sensi, i pensieri, le suggestioni del sogno. Ma le regole vengono già infrante durante i titoli di testa, quando vengono interrotti da un primo flashback, come se quella colonna sonora destinata a essere conosciuta da tutti fosse spezzata proprio per coloro che, già pronti a canticchiarla, il film non lo hanno ancora mai visto. A metà strada tra la sua precedente “trilogia degli animali” - L’uccello dalle piume di cristallo (1970), Il gatto a nove code (1971), Quattro mosche di velluto grigio (1971) - e l’estasi sensoriale di Suspiria (1977), Profondo Rosso è lì che galleggia a filo d’acqua tra razionale e irrazionale, prendendo da entrambi tutto ciò che l’intuizione del momento può dargli. Profondo Rosso è un film di frammenti, di incastri, di divagazioni musicali in cui, scena dopo scena, sembra di essere sempre all’inizio di un nuovo abisso. La logica e la coerenza lasciano spazio quasi assoluto alla suggestione, all’incanto e alla paura in tutte le sue forme. Un film a cui abbandonarsi completamente, seguendo il flusso incosciente dell’indagine e del mistero. (RI)VEDERE PROFONDO ROSSO AL CINEMA Profondo Rosso è prima di tutto un’esperienza sensoriale. Le scelte della regia di Argento - inaspettate, imprevedibili - rendono ogni scena un piccolo universo cinematografico a sé. La colonna sonora firmata da Giorgio Gaslini e dai Goblin di Claudio Simonetti, spaziando tra jazz e prog, avvolge il tutto con un manto di terrore ed estasi. Musica e immagini si trascinano a vicenda in uno stimolo continuo, alternando atmosfere conturbanti e sobbalzi, momenti brillanti e totali immersioni nell’oscurità. Il mistero, la paura, la psiche, l’indagine, lo smarrimento: Profondo Rosso è thriller puro, una discesa libera a cui abbandonarsi davanti al grande schermo. Dopo anni di pensieri e desideri, Cat People nasce nel 2023 per riportare il cinema sul grande schermo, cercando sia lo sguardo delle nuove generazioni, avide di stimoli, sia quello di chi quel cinema ha avuto la fortuna di viverlo. «Vogliamo riportare in sala film significativi per tutti, senza divisioni di categoria, per far (ri)vivire quella dimensione di stupore, trasporto e scoperta che il cinema del passato è ancora in grado di dare. Il pubblico negli ultimi tempi ha infatti premiato le riedizioni di classici di ogni tipo, ma ci sono ancora interi decenni, generi e autori non celebrati a dovere». Alessandro Tavola «Il cinema italiano è ricco di film unici e irripetibili, amati e riconosciuti in tutto il mondo. Volevamo che la nostra prima uscita fosse italiana ed emblematica, e per noi è stato naturale scegliere Profondo Rosso perché racchiude in sé tutto ciò che il cinema può essere e fare. Proprio pensando a questo tipo di iconicità, il nostro prossimo titolo sarà Cannibal Holocaust del compianto Ruggero Deodato, un film cruciale nella storia del cinema e del suo linguaggio». Raffaele Petrini ...
Sito: Sito Ufficiale
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